#PARTIAMODALBASSO – Il candidato Aureliano Pastorelli rompe il silenzio di tutti i candidati sindaco

Human Right Connect, l'avvocatura della Rete L'ABUSO specializzata in diritti umani

#PARTIAMODALBASSO – Il candidato Aureliano Pastorelli rompe il silenzio di tutti i candidati sindaco

Aureliano Pastorelli a oggi è l’unico candidato di centro sinistra a dimostrare con i fatti che a certe cose crede.

Nell’iniziativa ai candidati promossa in Liguria dalla Rete L’ABUSO HRC #PARTIAMODALBASSO, viene citata un’associazione lodevole e promotrice dell’Iniziativa, la Polisportiva di Quiliano, dai 450 ai 600 minori girano nella struttura.

È proprio Aureliano Pastorelli il pioniere  e in tempi non sospetti, che con grande buonsenso ha introdotto da tempo (tre anni fa) nella sua associazione il protocollo #PARTIAMODALBASSO e che oggi si smarca dal silenzio dei candidati Sindaco sull’iniziativa. Ieri, è venuto nella sede della Rete L’ABUSO proprio per chiarire la sua posizione, indubbiamente integerrima che non ha visto da molti, neppure l’interesse per capire cosa fosse l’iniziativa.

Un problema enorme in Italia quello della pedofilia, soprattutto negli ambienti del volontariato, scoperti dal certificato e quindi unico terreno di caccia rimasto.

Un altro, non candidato ma avvocato del finalese, Luca Battaglieri che da anni sente il problema nello sport e più volte ci siamo confrontati. Qui il volantino che lui stesso ha prodotto e che entra più approfonditamente nella materia.

Di seguito la lettera inviata qualche giorno fa alle liste, ma alla quale per il momento, tranne Aureliano Pastorelli, nessuno ha risposto.


Gentile Sig. Russo,

mi permetto di contattarla nuovamente attraverso questo canale, per sottoporre ancora alla sua attenzione il protocollo che l’associazione Rete L’Abuso sta proponendo a tutti i candidati sindaco della Regione Liguria. 

Il protocollo ‘Partiamo dal Basso’ prevede l’estensione della richiesta del certificato anti-pedofilia alle attività di volontariato, che al momento ne risultano escluse dalla attuale normativa. 

Proprio tale esclusione, determina evidentemente uno spostamento dei condannati o indagati per abusi sui minori, verso quelle aree che non prevedono alcun controllo all’accesso, quindi proprio le attività di volontariato o le attività nelle quali prestano la propria collaborazione i volontari.

E’ di qualche giorno la pubblicazione della sua ‘Lettera aperta agli studenti’, nella quale propone un interessante progetto di inclusione sociale che, attraverso lo sport, possa ridurre la dispersione scolastica, attivando progetti di collaborazione scuola-associazioni sportive.

Ecco, il progetto, sicuramente interessante e dall’elevato potenziale, potrebbe rappresentare un corridoio aperto, per i pedofili verso la scuola dalla quale sono esclusi a causa di una lacuna normativa.

Pur nelle migliori intenzioni, i ragazzi più esposti, sarebbero proprio i più fragili, quelli che con il suo programma desidera aiutare, quelli che cercano e hanno bisogno di una figura di riferimento che li possa guidare e sostenere, e che più di altri sono proprio per questo le prede ideali del pedofilo, il quale avrebbe il tempo di osservare, conoscere, acquisire fiducia e colpire. 

Il Protocollo proposto dalla Rete l’Abuso è uno strumento di prevenzione incredibilmente semplice, che sta attirando l’attenzione di diversi candidati in tutta la provincia di Savona e la regione. 

Sono quindi nuovamente a rinnovare la mia disponibilità per fornirle le informazioni che ritiene necessarie oltre ad auspicare una sua adesione.

Allego anche il link a una breve presentazione del protocollo e rimango in attesa di un gentile riscontro.

Cordialità,

Luisa Sicorello”

https://retelabuso.it/partiamodalbasso/


“Gentile Sig. Schirru,

mi permetto di contattarla nuovamente attraverso questo canale, per sottoporre ancora alla sua attenzione il protocollo che l’associazione Rete L’Abuso sta proponendo a tutti i candidati sindaco della Regione Liguria.

Il protocollo ‘Partiamo dal Basso’ prevede l’estensione della richiesta del certificato anti-pedofilia alle attività svolte dai volontari, che al momento ne risultano escluse dalla attuale normativa.

Proprio tale esclusione, determina evidentemente uno spostamento dei condannati o indagati per abusi sui minori, verso quelle aree che non prevedono alcun controllo all’accesso, quindi proprio le attività di volontariato o le attività nelle quali prestano la propria collaborazione i volontari.

Gli Enti e le Associazioni che coinvolgono volontari, collaborano stabilmente con i Comuni nelle attività pre e post-scolastiche (associazioni sportive, associazioni di supporto allo studio, associazioni ludiche… ecc), o comunque ne usano stabilmente gli spazi (si pensi alle palestre Comunali).

Il fenomeno della pedofilia, come da lei affermato nell’intervista al Secolo XIX nel 2 settembre, è un dramma che lascia ferite profonde.

Certamente il coinvolgimento dei tribunale dei minori, e l’istituzione di sportelli d’ascolto sicuri, sono uno strumento necessario, purtroppo però l’intervento di tali istituzioni avviene ad abuso perpetrato.

Rete l’Abuso è ovviamente favorevole a ogni forma di supporto alle vittime, ma per esperienza ritiene che la prevenzione rimanga in assoluto lo strumento più utile ed efficace.

In tal senso, il Protocollo proposto dalla Rete l’Abuso è uno strumento di prevenzione incredibilmente semplice, che sta attirando malgrado la censura dei media, l’attenzione di diversi candidati in tutta la provincia di Savona e la regione.

Sono quindi nuovamente a rinnovare la mia disponibilità per fornirle le informazioni che ritiene necessarie oltre ad auspicare una sua adesione.

Allego anche il link a una breve presentazione del protocollo e rimango in attesa di un gentile riscontro.

Cordialità,

Luisa Sicorello”

https://retelabuso.it/partiamodalbasso/

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